Il Covid-19 in India

16 Aprile 2020 ufficioassefa

Un virus fa vittime senza distinzione, ma questo non significa che siamo tutti uguali rispetto alla possibilità di proteggerci e lottare contro la diffusione della malattia. Questo è vero nei paesi sviluppati, ma lo è molto di più nelle aree del mondo dove esiste un grande divario sociale. In India è stato stabilito l’isolamento generale di 1,3 miliardi di persone, e mentre la classe media ha preso d’assalto i supermercati prima di chiudersi in appartamenti climatizzati, milioni di poveri versano in condizioni disastrose. Nelle grandi città indiane quasi un terzo della popolazione vive nelle baraccopoli o in condizioni di estrema precarietà, senza acqua corrente e senza il livello di igiene indispensabile per contenere il Covid-19. Per loro in India non esiste un sistema di sicurezza, ed essi sono costretti a scegliere tra la malattia e la fame.

E per raggiungere i villaggi d’origine devono lottare e si ammassano nelle stazioni dei treni e degli autobus.
Ma se nei villaggi il pericolo di contagio è minore, le conseguenze economiche del blocco sono enormi: chi prima era povero, oggi lo è molto di più.

Il 30 marzo 2020 ASSEFA India ci ha dato notizie della situazione che si è creata nelle comunità rurali del Tamil Nadu coinvolte nei programmi ASSEFA in seguito alla diffusione del virus.
Le scuole di villaggio sono chiuse, i centri per la lavorazione del latte lavorano normalmente, ma le vendite si sono ridotte a un terzo, e il latte in eccesso viene polverizzato e conservato.
Anche ASSEFA, in seguito alle restrizioni introdotte per il contenimento del virus, ha difficoltà a mandare avanti come prima i suoi programmi, quindi minore possibilità di sostenere persone in condizioni di particolare indigenza, come le donne vedove, o abbandonate dal marito, che sopravvivono lavorando nei campi a giornata. A molte di loro, su segnalazione dei Gruppi di Auto Aiuto, veniva dato un contributo di 500 Rupie al mese (circa 6 €), ma al momento ASSEFA India, con le sue risorse limitate a causa della situazione senza precedenti creatasi con la pandemia, non è più in grado di garantire questo sostegno.

Abbiamo quindi deciso di lanciare un appello alle persone che conoscono e amano la nostra organizzazione, affinché sia possibile proseguire per tre mesi il programma di assistenza alle donne in difficoltà, versando a ciascuna di loro la somma di 500 Rupie/mese.

Con soli 18 Euro si può assicurare ad una di loro la sussistenza per tre mesi.
Dona ora con un click
Grazie!

Chi conosce l’India e ha visto il livello di povertà di tanta parte della popolazione, sa che non è paragonabile a quella che si può vedere nel nostro paese, dove esistono varie forme di assistenza. Speriamo che la situazione migliori al più presto, e che sia possibile per queste comunità svantaggiate, e per tutto il resto del mondo, riprendere la vita.